Il chiodo Guichet®(che sostituisce il chiodo Albizzia®) è attualmente il chiodo più sicuro sul mercato, e il risultato è migliore nelle mani del suo inventore, che ogni giorno lavora per migliorare la tecnica per i suoi pazienti. In molte patologie, si utilizzano dei fissatori esterni quando i chiodi Guichet® (ex Albizzia®) non possono essere usati (esempio per il piede). Il chiodo si compone di due tubi scorrevoli. La rotazione di uno dentro l’altro consente l’estensione del chiodo. Il chiodo viene inserito nel canale osseo dopo averne calibrato la misura e dopo la sezione trasversale dell’osso che avviene senza cicatrici tramite l’utilizzo di una sega endomidollare. Il chiodo è fissato alle due estremità con delle viti. Le incisioni sono talmente piccole che consentono solo il passaggio degli strumenti e delle viti. Le cicatrici sono invisibili e spesso non si allungano (o di poco) durante l’allungamento, al contrario di quelle dei fissatori esterni. Il femore, la tibia e l’omero sono le ossa in cui è possibile utilizzare il chiodo Guichet® Dopo l’intervento, nel post-operatorio, il paziente stesso gira il ginocchio e la gamba (per il chiodo femorale), il piede (per il chiodo tibiale) o il braccio in modo alternativo (rotazioni interna ed esterna) per ottenere un allungamento progressivo. 15 clic per giorno rappresentano 1 mm. Per ottenere un guadagno di 6 cm, sono necessari in generale 2 mesi.
Il chiodo viene inserito attraverso la sommità del femore, in prossimità dell’anca. Un’incisione minima consente il passaggio del chiodo di allungamento nella cavità centrale dell’osso dopo che questo sia stato sezionato come avviene per l’allungamento omerale. In seguito, il chiodo viene bloccato alle estremità mantenendo il femore in posizione. Verranno effettuate tre piccole incisioni. La successiva rotazione esterna e interna dell’arto inferiore consente di far scattare il chiodo e di ottenere l’aumento della statura. Per capire meglio si veda la sezione relativa al cliquetage. Generalmente l’operazione di cliquetage è indolore quando il paziente è ben preparato nel preoperatorio e ben assistito nel postoperatorio. Si possono ottenere aumenti fino a 10 cm, se non maggiori in caso di scambio di chiodo.Principio
Cliquetage
Particolarità
PRINCIPIO Il chiodo viene inserito attraverso l'estremità superiore della tibia, in prossimità del ginocchio. Un'incisione minima consente il passaggio del chiodo di allungamento nella cavità centrale dell'osso, dopo che questo sia stato sezionato. La sezione può essere eseguita esclusivamente dall'interno dell'osso, poiché la seghetta intramidollare non è in grado di tagliare un osso triangolare; è necessaria perciò un'altra incisione. Anche il perone viene sezionato ma il suo rinforzo si otterrà senza chiodo naturalmente e parallelamente a quello della tibia. Il chiodo verrà in seguito bloccato alle estremità e manterrà la tibia in posizione. OPERAZIONI DI CLIQUETAGE Sono più facili e meno dolorose di quelle per il femore. Si ruota la gamba internamente ed esternamente, consentendo l'allungamento. PARTICOLARITÀ La tibia cicatrizza meno bene rispetto al femore (minore muscolo intorno, e vascolarizzazione più ridotta), quindi in priorità si privilegia il femore negli allungamenti bilaterali. Alcune tibie non cicatrizzano spontaneamente, rendendo talvolta necessario un trapianto osseo. Succede molto più frequentemente nella tibia rispetto al femore. CICATRICI Sono più numerose rispetto a quelle del femore ma tuttavia più piccole: una per l'inserimento del chiodo all'altezza del ginocchio, una per ciscuna vite (6 viti), una per tagliare la tibia, uno per tagliare il perone.
PRINCIPIO L'allungamento del braccio è necessario in caso di una considerevole diversità di lunghezza delle braccia, e in caso di nanismo, poiché un importante accorciamento delle braccia impedisce spesso di svolgere le normali funzioni (accendere un interruttore a parete, aprire i rubinetti di un lavandino, etc.). Pertanto ne è sconsigliato l'intervento per motivi estetici. Il chiodo viene inserito dalla sommità dell'osso nella cavità ossea, dopo una sezione della stessa. In seguito viene bloccato alle due estremità dell'osso tagliato per mezzo di viti, come avviene negli altri casi (femore, tibia). PARTICOLARITÀ Generalmente il cliquetage è indolore. L'attività completa è consentita dopo le prime tre settimane, per lasciare a riposo le cicatrici (pelle, muscoli, tendini). Il paziente può ritornare alle sue normali attività quotidiane la settimana seguente all'operazione e può riprendere a lavorare durante la fase di allungamento. L'aumento si ottiene gradualmente (1 mm/giorno). Si possono riprendere le attività sportive durante la fase di allungamento, ma si devono evitare gli sport con grandi movimenti rotatori delle braccia (tennis, etc.) fino a una corretta cicatrizzazione ossea. CLIQUETAGE Una rotazione interna ed esterna alternata del gomito e dell’avambraccio permette di far scattare il chiodo e di ottenere l’aumento.
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